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Forse non ci crederai a vedermi oggi, ma la frase non ho autostima, mi ha accompagnata per un bel tratto della mia vita, ed è stata una scusa che mi sono data per tanto e troppo tempo. Facevo finta di niente, o semplicemente mi limitavo a conviverci, finendo quasi per abituarmi a quello stato di cose. Quando ho iniziato a lavorare davvero su me stessa, ho dovuto affrontare tanti mostri, e indovina un po’ chi c’era ad aspettarmi? Un bel carico di bassa autostima, che sfociava in accettazione passiva. Ma, una volta trovate le risposte, le mie risposte, piano piano scavando dentro, e interrogandomi davvero sul perché, sui tanti perché, ho visto tutto diversamente. E la cosa bella è stata che questo mi ha portato anche alla realizzazione personale e al successo in ambito lavorativo.
Se anche tu pensi di non avere autostima, o comunque non quanto vorresti, il mio consiglio è proprio di iniziare dai tuoi perché, lavorando su di te, e anche su quei sentimenti debilitanti che ti porti dietro chissà da quanto. Un blocco di autostima si può superare, a patto come sempre, di non girare la testa dall’altra parte, piuttosto sbattendoci contro, ma sempre affrontandola di petto.
Non ho autostima… non ti temo!
Quando una donna che seguo nei miei percorsi di coaching (scopri come posso aiutarti) mi dice candidamente: “questa cosa accade perché non ho autostima”, io capisco che stiamo centrando la situazione, che ci sarà la svolta. Devi sapere infatti che dalla consapevolezza si parte, e dalla consapevolezza si passa anche per “saltare”.
Naturalmente ci sono vari livelli su cui lavorare, ma sappi che devi anche esser pronta a rivolgerti ai professionisti esperti (psicologo; psicoterapeuta), in caso la tua storia lo richieda. Io ti porto a ragionare su altri aspetti, solo parallelamente, e solo se la tua personale situazione lo rende possibile.
Il termine autostima è fortemente legato alla percezione che abbiamo di noi stesse, ma anche al valore che attribuiamo quotidianamente alla nostra persona, a quello che facciamo, al come ci rapportiamo con gli altri. Detto in parole povere, se non hai autostima credi poco in te stessa.
Come mi accorgo di non avere autostima?
Ma quindi come mi accorgo di non avere autostima? Io sono sempre stata una persona proiettata all’ascolto, e, anche quando avevo bassa autostima, ne ero ben conscia, anche se facevo semplicemente orecchie da mercante. Perché? Banalmente perché era più facile in quel momento della mia vita. Ma, quando ho iniziato a volere il cambiamento, e a sentirne forte la necessità che vibrava dentro di me, allora non ho più potuto fingere con me stessa.
Ti basta poco per capirlo, anzi, secondo me in fondo lo sai già anche tu. Ad ogni modo rifletti su:
- Quali sono le frasi con cui fai riferimento a te stessa nella tua vita quotidiana (tanto a nessuno interessa; non lo so fare; chissà cosa pensa davvero di me; ecc.);
- come guardi gli altri: sono sempre migliori di te? Più bravi, più avanti? Più tutto?
- la tua interpretazione alle osservazioni altrui nei tuoi confronti è sempre negativa (ecco, non gli piaccio; ho sbagliato tutto;);
- autocritica e pessimismo non ti abbandonano mai.
Queste sono solo alcune delle cose su cui puoi soffermarti, per capire se hai autostima bassa.
Come mi accorgo di non avere autostima nel lavoro?
Anche in ambito professionale, consapevoli o meno, ci tocca fare i conti tantissime volte, anzi praticamente sempre, con il nostro grado di autostima. E credimi, fino a quando non farai nulla per cambiare le cose, le cose non cambieranno certo da sole. Ci sono passata, ecco perché ho scelto di accompagnare le donne nella loro rinascita, anche professionale (Ama te stessa è il percorso per te se vuoi iniziare a fare qualcosa!).
Nel lavoro c’è sempre più competizione, in tutti i settori (anche nell’ambito delle discipline olistiche, non si scherza), ed è frequente doversi misurare in sfide sempre nuove, e con gente (sia colleghi che clienti) sempre più esigente e preparata. Per questo, e sarò brutale lo so: se non hai autostima nel lavoro non vai da nessuna parte.
Come te ne accorgi allora?
- non ti esponi mai (tanto pensi sempre che le tue idee non piaceranno; quello che pensi non interessa a nessuno);
- ti senti sempre inadeguata;
- pensi che le tue competenze non bastino (poi magari sei la più brava a fare qualcosa);
- guardi con invidia ai successi degli altri (e non come a qualcosa di raggiungibile anche per te, non come stimolo);
- se sei freelance acquisti corsi compulsivamente (poi magari nemmeno li segui);
- i tuoi prezzi sono troppo bassi (e lo sai).
E mi fermo qui, per ora, perché potrei continuare.
Tra l’altro, ti invito a non trascurare il fatto che spesso si innesca un pericoloso circolo vizioso, che finirà per travolgerti: meno autostima hai, più starai in disparte, o peggio, non agirai per paura di fallire (fallimento e auto-sabotaggio ). Vuoi davvero restare ferma? Pensi realmente di vivere la tua vita professionale (e di conseguenza anche privata) sempre con il freno a mano?
Perché non ho autostima?
E qui lascio la parola agli psicologi, quello che ti posso dire è che siamo un tutt’uno con le nostre radici (per approfondire la questione mi occupo anche di metagenealogia), e con le esperienze che viviamo sin dalla prima infanzia: tutto il bagaglio che ci portiamo fin dalla nascita.
Ecco perché oggi si lavora anche molto con i genitori, per arrivare a far comprendere loro quanto sia importante partire con una famiglia che sappia sostenerti e valorizzarti, infondendoti autostima quotidiana e sicurezza.
Quindi, se vuoi capire perché non hai autostima, devi davvero fare un lavoro a ritroso nel tempo (con le apposite figure, si, non mi stanco mai di dirti quanto fare terapia psicologica sia fondamentale) e scavare fino in fondo a te stessa. Io ci sono passata, e ammetto che non è facile, ma è quanto di più potente ci sia. Ne ho tratto innumerevoli benefici personali e anche nel lavoro.
Ok, adesso dimmi come migliorare!
Sai che non amo gli schemi, e non ho soluzioni universalmente valide (e ti dico anche di diffidare da chi ne offre), perché parto dal presupposto che siamo tutte meravigliosamente diverse (puoi capire meglio chi sei attraverso ciclo mestruale e fasi lunari). Di certo, però, ti posso dire che ci sono azioni che in tante compiamo, pensieri negativi che troppo spesso finiscono con appesantire le nostre vite, come dei macigni che ci lasciano statiche, inermi.
1 Muoviti!
Il mio primo consiglio è il più importante, e se hai letto fin qui sai che l’ho già scritto varie volte nel testo: muoviti e agisci. L’autostima non si accresce da sola, ma la bella notizia è che l’autostima accresce. Semina e innaffia questo seme, e da germoglio luminoso ma fragile, diventerà un albero dal fusto forte e resistente, che meriti.
2 Prefissati degli obiettivi
Certo, ho detto muoviti, ma muoversi alla cieca non ti porta a nulla:
- imposta piccoli obiettivi quotidiani;
- crea una serie di step pratici;
- ragiona su piccole aree di sviluppo.
3 Abolisci i paragoni
Basta paragonarsi agli altri, ognuno ha la sua storia e fa il suo percorso. Pensa a come creare o ricreare il tuo. Gli altri? Un fantastico spunto per migliorare, un esempio in positivo, non un “lei è proprio brava, io no”.
4 Celebrati
Celebrati ogni giorno con parole belle e positive (puoi anche scriverle su un diario), valorizza i tuoi successi e le tue doti mentali e fisiche ( ma si che ne hai!).
- Com’è andata la giornata (anche professionale)?
- In che modo l’hai vissuta e hai interagito con gli altri?
- Cosa puoi migliorare domani?
E non aver paura o vergogna a parlare dei tuoi successi, condividendoli condividerai il sostegno delle persone che ti apprezzano ( che probabilmente lo fanno già, ma tu non lo vedi). Tutto questo produrrà in te un nuovo senso di appagamento.
5 Mettiti alla prova
Basta nascondersi dietro un dito! Parla, sperimenta, esci dalla tua zona di comfort.
- Hai avuto un’idea sul lavoro? Esponila!
- Vuoi apprendere nuove competenze? Impegnati e studia.
6 Scegli le persone
Forse questo punto ti risuonerà strano, ma è molto importante: le persone che scegli di avere accanto sono fondamentali. Circondarsi di gente propositiva e positiva è fondamentale per uscire dal turbinio di negatività.
7 Chiedi aiuto
Inizia e se senti di non farcela non mollare, ma prova a chiedere aiuto. Credimi se ti dico che siamo in tante ad esserci passate, soprattutto come donne abbiamo dovuto fare i conti con tanti stereotipi, freni che ci hanno inculcato (seppur per la maggior parte delle volte involontariamente), e che fanno in noi ancora un sacco di danni. Se hai voglia di un confronto senza impegno contattami!
Non ho autostima: ma chissene!
Cosa vuol dire? Significa che, una volta capito che non hai autostima, non devi fermarti o limitarti, è proprio quello il momento di premere il più possibile sull’acceleratore! Insomma, non farne una scusa: l’autostima si accresce. E io sono la dimostrazione che tutto è possibile.
Sei stufa di sentirti “ultima”? Agisci da prima. E poi fammi sapere come procede!