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Nella nostra società, le persone che amano la solitudine sono da sempre guardate con sospetto: chi è single viene assillato con domande del tipo “Quando metterai la testa a posto?”, ma anche chi è in coppia ma non disdegna passare del tempo in solitudine è bersaglio di battutine sarcastiche.
Io stessa ricevo critiche quando mi concedo un pranzo da sola nel mio ristorante preferito, o quando faccio un viaggio in solitaria, nonostante abbia una relazione. Star bene da soli è un’opportunità anche nel lavoro: devi solo iniziare a vederlo come un tuo funzionamento in positivo.
È così forte la convinzione che si possa stare bene solo in compagnia, che molte persone si ritrovano intrappolate in relazioni infelici, pur di non sentirsi soli.
È capitato anche a me, e per esperienza posso dirti che anche se avevo un partner, mi sentivo comunque molto sola.
Sperimentare la solitudine, l’autonomia e l’essere single non dovrebbe essere considerato un fallimento, come spesso viene indicato dalla società. In realtà, essere felici e realizzati non dipende dall’essere o meno in una relazione, ma piuttosto dalla capacità di apprezzare sé stessi e trovare la propria serenità interiore.
La pressione sociale riguardante l’idea che tutti debbano trovare la propria anima gemella e sposarsi è sempre stata forte: ci si aspetta spesso di iniziare una relazione serissima già al liceo e di avere una famiglia maestosa entro i trent’anni. Tuttavia, avere un partner non è un prerequisito per la felicità e il successo nella vita.
Anzi, oserei dire che se si cerca la felicità in un partner, probabilmente la storia potrà essere tutto tranne che sana. Non è una responsabilità un po’ troppo pesante da dare al nostro lui o alla nostra lei, quella di renderci felici?
E non mi riferisco solamente alle relazioni amorose, ma anche alle amicizie!
Come stare bene da soli
Molti pensano che passare del tempo tra sé e sé sia da lupi solitari, ma non è necessariamente così: io adoro stare con il mio compagno, le mie amiche e la mia famiglia, ma ogni tanto ho bisogno del tempo per me, e me lo prendo.
Apprezzare la propria compagnia è una grande fonte di ricchezza. E quindi, come si fa a impararlo, quando da sempre veniamo bombardati dall’informazione opposta, e cioè che abbiamo valore solo quando siamo con qualcuno?
Prima di tutto, abituati a fare attività piacevoli anche quando non hai compagnia. Non devi per forza iniziare con un viaggio in solitaria, ma puoi concederti piccole azioni, come una passeggiata in natura, una serata a leggere un libro (se vuoi qualche idea, ecco i miei libri sulla motivazione preferiti) o una cena a casa preparata solo per te.
Pian piano, ti accorgerai che questi piccoli appuntamenti con te stess* saranno sempre più naturali e graditi.
Stare soli e sentirsi soli: qual è la differenza?
Perché tu non ti faccia spaventare facilmente dall’esperienza della solitudine, devi imparare una distinzione molto importante: quella tra stare soli e sentirsi soli.
Molto spesso, anche quando siamo circondati da persone, ci sentiamo pervasi da un senso di solitudine, magari perché non ci sentiamo compresi e non riusciamo a esprimere i nostri bisogni.
Stare soli invece significa connettersi profondamente con sé stessi, e questo può aiutarci anche a relazionarci con gli altri: come potremmo immaginare, infatti, di comunicare con le altre persone, se non siamo in grado di guardarci dentro e sapere di cosa abbiamo bisogno?
Non parlo ovviamente di isolarsi dal mondo: come esseri sociali, dobbiamo trovare un equilibrio tra la presenza degli altri e il tempo da soli, in modo da godere delle nostre relazioni interpersonali e delle nostre singole esperienze.
E la prima a giovarne sarà la tua autostima!
In che modo stare bene da soli è un vantaggio
Dopo aver cercato per tanti anni la felicità fuori di me, nelle relazioni con le altre persone (amiche o partner), come racconto anche nel mio libro Anima salva, sono giunta alla conclusione che sentirsi bene da soli sia fondamentale per poter migliorare sé stessi.
Infatti, quando si è in grado di stare bene da soli, si acquisisce potere e sicurezza, perché non si deve dipendere sempre da amici e familiari, ma si sta in loro compagnia solo per puro piacere.
Imparare a stare da soli può aiutarti a migliorare la tua vita anche perché ti conoscerai meglio e sarai in grado di fare scelte più ponderate, non dettate dal bisogno di essere parte di qualcosa.
Infine, non dimentichiamo che quando stiamo con noi stessi possiamo dare sfogo alle nostre passioni, senza dover cercare compromessi con gli altri, e qualche volta può essere molto liberatorio!
Migliorare te stessa o te stesso
Quando passi del tempo con te stessa o te stesso, devi per forza confrontarti con te senza distrazioni esterne: questo ti permette di fare un bilancio della tua vita e dei tuoi sentimenti, riflettere su di essi e capire cosa vuoi davvero.
Viviamo in un mondo pieno di stimoli, e spesso è difficile trovare il tempo e lo spazio per guardarsi dentro veramente.
Trovare lo spazio per riflettere su di te ti offre l’opportunità di lavorare sulla tua autostima e sul tuo benessere emotivo. Quando hai un’autostima alta, sei in grado di stabilire confini sani e di comunicare in modo efficace con gli altri, il che ti aiuta a costruire relazioni più significative e profonde.
Non dimenticare poi che il tempo da sol* ti permette di fare una pausa dal caos del mondo e di ricaricare le batterie. La vita può essere molto stressante e spesso siamo costantemente impegnati nelle nostre attività quotidiane: ecco perché è importantissimo rilassarsi, riposare e rigenerarsi mentalmente e fisicamente. Questo aiuta a mantenere un equilibrio nella tua vita e a gestire lo stress in modo più efficace.
Apprezzare la tua compagnia e conoscerti meglio
Senza le distrazioni che vengono dalla presenza degli altri, puoi essere in grado di esplorare i tuoi interessi e le tue passioni, e di dedicare del tempo a quello che realmente ti piace.
Se non ti conosci bene, scegliere cosa ami fare è molto più difficile, e va a finire che ti adatti alle scelte degli altri, magari vivendo nella lamentela perché non hai mai voce in capitolo.
Quando ti senti più a tuo agio con la tua compagnia, infatti, sei più apert* ai rapporti con gli altri. Non hai bisogno di altri per sentirti felici e soddisfatt*, ma piuttosto prenderai parte alle relazioni basandoti sulla scelta e sulla consapevolezza.
Insomma, la solitudine ti dà l’opportunità di esplorare il tuo mondo interiore. Spesso ci concentriamo sulle esperienze esterne, ma quando sei da sol*, hai la possibilità di analizzare ciò che veramente sei e cosa ti rende felice.
Ci sono diverse attività che puoi fare da sol* per stimolare l’autoconsapevolezza, come tenere un diario, meditare o semplicemente riflettere sui tuoi pensieri e le tue emozioni. In questo modo, sarai in grado di identificare i tuoi obiettivi e i tuoi sogni e di lavorare in modo più efficace per raggiungerli.
Più tempo per le tue passioni
Quando si è in compagnia, spesso ci si deve adattare alle esigenze degli altri e rinunciare a delle attività che ci piacciono: facciamo volentieri questo compromesso, pur di passare del tempo con le persone che amiamo, ma per godercelo pienamente, qualche volta dobbiamo anche sentirci liberi da vincoli.
Quando si è da soli, si ha la possibilità di organizzare al meglio il proprio tempo e dedicarsi completamente alle proprie passioni, senza dover pensare ad altro. Ad esempio, si può approfittare della solitudine per leggere un libro che ci interessa, o per guardare un film o una serie tv che avevamo messo da parte per mancanza di tempo.
Inoltre, quando si è da soli, si ha la possibilità di sperimentare nuove attività o hobby, senza la pressione di dover dimostrare qualcosa agli altri. Ci si può concedere il lusso di provare qualcosa di nuovo senza il rischio di essere giudicati, e questo può portare a scoprire nuovi interessi e talenti nascosti.
Star bene da soli e il lavoro
Una volta capito il tuo funzionamento, prova a vedere il tuo star bene anche in solitudine come a una possibilità diversa e non negativa. Questa possibilità ti apre a nuove visioni anche nel lavoro. Saper lavorare in team è una skill molto richiesta, ma anche essere autonomi ed essere in grado si star bene anche se si sta lavorando da soli può rivelarsi importante.
Star bene da soli non vuol dire non saper stare in gruppo, anzi, significa che si sta talmente bene con se stessi che il tuo star bene si rifletterà a vari livelli in altri contesti e rapporti. Insomma, non è un qualcosa che manca: è qualcosa che aggiunge al tuo modo di essere.
Stare da soli e crescita personale
Che tu sia estroversa/o o introversa/o, quello di cui hai bisogno è equilibrio: non puoi pensare di passare tutto il tuo tempo in solitudine, ma neanche di stare sempre in compagnia di altre persone. Entrambe le esperienze sono utili per la tua crescita.
Da tanti anni mi occupo di crescita personale con i miei percorsi di coaching e metagenealogia e con la mia Accademia di coaching al femminile, e soprattutto grazie all’esperienza su me stessa (dal momento che continuo a lavorare su di me), mi sono accorta che imparare a stare da soli è una risorsa irrinunciabile per chiunque voglia crescere.
Non è un caso se offro percorsi individuali e di gruppo che prevedono il confronto ma anche moltissimo lavoro in solitaria. Se vuoi avere qualche informazione in più sul mio modo di lavorare, contattami.