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Alzi la mano chi almeno una volta nella vita si è sentit* come se valesse meno di tutti gli altri e si è maltrattat* per questo.
A me è successo mille volte: gli altri erano sempre più bravi di me, più intraprendenti, più di successo, e io non facevo altro che avvilirmi, senza concludere nulla.
Tutte queste sensazioni hanno un’origine molto chiara: una bassa autostima.
Quando i pensieri negativi prendono il sopravvento, possono influenzare profondamente la tua capacità di agire e di prendere decisioni, portandoti a un blocco che si autoalimenta.
Come puoi liberarti dai pensieri negativi sull’autostima, attraverso l’utilizzo della metagenealogia e altre tecniche efficaci?
Te ne parlo in questo articolo, ma dimentica la positività forzata: impariamo a vedere gli eventi da una prospettiva più oggettiva e costruttiva.
Importanza dell’autostima
L’autostima rappresenta la percezione che hai di te stess*, del tuo valore e della tua capacità di affrontare le sfide della vita.
Quando l’autostima è più alta, hai più resilienza, relazioni più sane e una maggiore soddisfazione personale. Se invece la tua autostima è bassa, tendi a dubitare delle tue capacità e a svalutare i tuoi successi: il risultato è che in questo modo influenzi negativamente ogni aspetto della tua vita.
L’impatto dei pensieri negativi
I pensieri negativi possono erodere la tua autostima, instillando dubbi e paure che ti impediscono di realizzare il tuo pieno potenziale.
Questi pensieri spesso derivano da esperienze passate, critiche interne ed esterne, e dalla paura del fallimento.
Hai mai notato che quando ti convinci che qualcosa andrà male, tendi a comportarti in modi che rendono quell’esito più probabile? Si chiama profezia che si autoavvera.
La metagenealogia e l’autostima
Ti starai chiedendo cosa c’entra la metagenealogia in tutto questo. Se non sai di cosa sto parlando, te lo spiego nel mio articolo: Metagenealogia e consapevolezza di sé.
Questo strumento offre un approccio unico per comprendere e migliorare la tua autostima.
Esplorando le radici genealogiche dei tuoi pensieri e comportamenti, puoi identificare i pattern emotivi e le influenze familiari che contribuiscono ai tuoi pensieri negativi.
Non parlo di indagare i traumi del passato, ovviamente: questa è materia da psicoterapia. Mi riferisco piuttosto alle frasi e agli eventi ripetuti in famiglia durante la tua vita (e a volte anche prima) che hanno plasmato il tuo modo di percepire la realtà e agire sul tuo futuro.
Come la metagenealogia può aiutare la tua autostima
Attraverso la metagenealogia, puoi esplorare le radici genealogiche dei tuoi pensieri negativi e delle tue convinzioni limitanti.
Perché ogni volta che inizi qualcosa di nuovo pensi che non ce la farai?
Perché se un amico ti tratta male pensi che capitano tutte a te e forse un po’ te lo meriti?
Comprendere da dove provengono queste frasi che ti dici continuamente ti permette di affrontare con maggiore consapevolezza le difficoltà e di sviluppare strategie per superarle.
Questo processo ti aiuta a riconoscere che molti dei tuoi pensieri negativi non sono realmente tuoi, ma derivano da influenze esterne.
Capire i pensieri negativi
Comprendere l’origine e la natura dei pensieri negativi è il primo passo verso il loro superamento. Questi pensieri possono avere radici profonde, derivando da esperienze passate, influenze familiari e aspettative sociali.
Scopriamo come identificare e riconoscere i pensieri negativi, e come la profezia che si autoavvera può influenzare la tua autostima e il tuo comportamento.
Identificazione dei pensieri negativi
Quello che pensi non è altro che un’interpretazione, ma spesso i pensieri sono così radicati nella tua mente che li accetti come verità senza metterli in discussione.
Prendere coscienza di quando e come questi pensieri emergono ti permette di affrontarli in modo più efficace.
Prova a tenere un diario dei pensieri, su cui annotare ciò che ti passa per la mente in relazione agli eventi di ogni giorno: può essere uno strumento molto utile per identificare i pattern ricorrenti.
L’origine dei pensieri negativi
I pensieri negativi sulla tua autostima possono avere origini diverse, e spesso sono il risultato di un mix di fattori: esperienze del passato, critiche ricevute da figure autoritarie, fallimenti passati o aspettative sociali irrealistiche.
Ricordo ancora quando credevo che non sarei mai riuscita ad avere successo come imprenditrice, perché avevo dovuto chiudere il mio negozio online.
Esplorare l’origine dei tuoi pensieri ti aiuta a comprendere meglio come e perché si sono sviluppati, e quindi a riconoscere che spesso non riflettono la realtà attuale.
La profezia che si autoavvera
Conosci la canzone Samarcanda di Roberto Vecchioni?
Parla di un uomo che scorge tra la folla la Morte che lo guarda, secondo lui con fare maligno. Certo del suo destino, prende un cavallo per scappare via più veloce che può: giorno e notte, non si ferma mai, fino ad arrivare in due giorni molto lontano, a Samarcanda.
Una volta arrivato, incontra nuovamente la Morte, che gli confessa che non lo guardava con malignità, ma con stupore. La sua fine lo aspettava proprio quel giorno a Samarcanda, e non credeva che in soli due giorni sarebbe riuscito a percorrere tanta strada.
Se togliamo tutta l’interpretazione che porta all’idea di un destino ineluttabile, questo è un perfetto esempio di profezia che si autoavvera: quando ti convinci che qualcosa andrà male, tendi ad adottare tutta una serie di comportamenti che ti porteranno proprio a quel risultato.
Questo fenomeno è particolarmente dannoso per la tua autostima. Ad esempio, se credi di non essere all’altezza di un compito, potresti evitare di impegnarti a fondo, confermando così la tua convinzione di essere incapace.
Riconoscere questo meccanismo, un vero e proprio circolo vizioso, è il primo passo per interromperlo e sostituirlo con un circolo virtuoso.
Come farsi supportare nel riconoscere il proprio valore
Chi fa da sé fa per tre: l’ho pensato per tanti anni, e ancora oggi amo passare del tempo da sola, in compagnia di me stessa, ma questo non significa certo essere isolata.
Ti ho già dato alcuni spunti per aumentare l’autostima, ma credo che nella crescita personale sia importante anche il supporto che arriva dall’esterno.
Ovviamente, non parlo di affidarsi totalmente agli altri, ma di circondarti di persone che ti supportano nel tuo viaggio di crescita, oltre a non lasciare spazio a chi cerca di affossarti.
Sei il prodotto delle cinque persone che frequenti di più.
Questa frase viene ripetuta spesso nell’ambito della crescita personale, e anche se non credo che dovresti tagliare fuori dalla tua vita le persone con bassa autostima, di sicuro stare a stretto contatto con chi ti demolisce giornalmente non è l’ideale per una sana autostima.
Le relazioni con persone che ti sostengono e ti incoraggiano ti aiutano a vedere il meglio di te stess* e a sentirti valorizzat*.
Forse non riesci a trovare questo tipo di supporto da amici e parenti, ma non limitarti: inizia a frequentare gruppi di persone con cui condividi i tuoi interessi, oppure community di crescita personale, anche online. Potresti incontrare persone preziose con cui condividere il viaggio.
L’aiuto dei professionisti per migliorare l’autostima
Prima di tutto, so di essere ripetitiva, ma una buona psicoterapia fa bene a chiunque: se i tuoi problemi di autostima derivano da eventi traumatici, ma anche se vuoi semplicemente lavorare più in profondità nel tuo passato, la terapia è la strada che fa per te.
Se lotti da una vita con la tua autostima bassa, ma hai bisogno di essere accompagnat* da qualcuno che possa mostrarti un punto di vista nuovo e darti strategie personalizzate per rifiorire, non c’è nulla di male e potresti rivolgerti a un coach.
Una cosa non esclude l’altra, ovviamente, ma ricordati che un coach serio non ti proporrà mai di lavorare sui traumi del passato!
Scopri il percorso per superare la mancanza di autostima e raggiungere i tuoi obiettivi con fiducia: Fidati di Te.