Indice dei contenuti
- 1 Claudia Benedetti, NLP Coach, Life & Career Designer
- 2 Coach per multipotenziali
- 3 Quale è stata la molla, la scintilla che ti ha fatto capire che era giunto il momento di cambiare valorizzando i tuoi punti deboli per arrivare al successo?
- 4 Cosa consiglieresti ad altre persone che non riescono a trovare una propria strada, un posto nel mondo?
- 5 Il libro di Claudia Benedetti
- 6 La multipotenzialità non è una malattia
Claudia Benedetti, NLP Coach, Life & Career Designer
Ciao Claudia, benvenuta nella rubrica dedicata alle professioni di coach femminile
Ciao, sono molto felice di prendere parte a questa rubrica. Mi presento. Sono Claudia Benedetti, NLP Coach, Life & Career Designer, Formatrice aziendale, Autrice e Imprenditrice nel campo del coaching. E, soprattutto, sono la prima Coach per Multipotenziali in Italia.
Sono una Coach poliedrica che opera nel mondo della crescita personale e professionale ai più alti livelli. Supporto privati, professionisti e imprenditori in tutta Italia e all’estero e collaboro con le aziende che vogliono portare i principi del coaching e del miglioramento di sé nella propria realtà lavorativa, individuando e valorizzando il contributo delle risorse al loro interno.
Ho frequentato prestigiose scuole di specializzazione in Italia e all’estero tra cui: Master in Programmazione Neuro Linguistica (Richard Bandler), Master in Coaching Excellence (Alessio Roberti), specializzandomi in Business Coaching e Coaching per il Cambiamento. Sono esperta di Team Coaching e di Comunicazione Persuasiva e sono la prima Coach certificata in Life and Career Design dalla Stanford University di Palo Alto.
Dopo gli studi di lingue orientali in Asia, un passato nel settore del turismo di lusso e diverse esperienze di vita e lavoro all’estero, ho scelto di lavorare in autonomia come Coach e Trainer, creando intorno a me una rete di professionisti selezionati che ogni giorno mi supporta nella realizzazione della mia mission.
Coach per multipotenziali
Sfogliando il tuo sito web e la galleria di Instagram emerge un punto centrale nella tua professione di coach, la multipotenzialità. Come si manifesta nella tua vita personale e professionale?
Essere multipotenziali significa avere abilità e talento in più campi, sin dall’infanzia. Significa essere eclettici, poliedrici e mal sopportare l’idea di doversi specializzare in un’unica disciplina. Significa riempire il curriculum di esperienze lontane tra loro e provare insofferenza per i ruoli definiti e definitivi.
Fin da bambina mi aspettavo la grandezza. La mia vita fantastica e meravigliosa sarebbe iniziata in qualunque momento! Non avevo fretta perché ero giovane e mi sentivo immortale, avevo decenni per aspettare la mia grande vita e per individuare la mia strada ideale. Ma poi ho compiuto trent’anni e ancora brancolavo nel buio. Avevo sempre pensato di possedere un grande potenziale, ma sentivo di non aver ancora trovato la strada per esprimerlo. Mano a mano che mi avvicinavo ai quaranta ho iniziato a pensare che i miei anni migliori fossero svaniti, che fosse troppo tardi e che io non fossi più abbastanza giovane per brillare..
Per anni mi sono sentita una causa persa. Avevo tante brillanti idee in testa, ma scarsa capacità di concretizzarle.
Volevo realizzare svariati progetti di business, ma faticavo a passare all’azione. Mi sentivo dispersiva e inconcludente e i miei risultati in termini di produttività ed efficienza iniziavano a preoccupare anche i capi dell’azienda per la quale lavoravo e che avevano investito molto su di me.
Non sapevo settare obiettivi chiari, passavo le mie giornate disperdendo il mio tempo e le mie energie in tante cose, ma era come se alla fine non concludessi mai nulla.
Mi sentivo sbagliata. Sapevo di avere un grande potenziale dentro di me, ma ero convinta di avere un difetto di fabbrica che mi avrebbe condotta al fallimento. Almeno finché non ho scoperto di essere una Multipotenziale. E questa consapevolezza è stata il punto di partenza per il mio cambiamento verso il successo.
Lo studio
Ho studiato per anni e compreso i punti deboli della mia natura poliedrica, come la tendenza alla dispersione e la scarsa produttività, e ho lavorato su di me per gestirli e migliorarli. Allo stesso tempo, ho valorizzato i miei punti di forza, come la forte adattabilità e la capacità di avere sempre una visione d’insieme.
Tutto ciò mi ha portata a sperimentare su di me diversi approcci di coaching e tecniche innovative di crescita personale e professionale, in Italia e all’estero. Mi sono affiancata ai più famosi consulenti di produttività per “rubarne” i segreti e mi sono affidata a coach di fama internazionale per lavorare su me stessa e diventare la professionista che avevo sempre desiderato essere.
La mia mission
Ora la mia mission è aiutare quante più possibile persone multipotenziali a comprendere e ad accettare la propria natura, progettando una vita e una carriera poliedriche e multisfaccettate, in accordo con la nostra natura multipotenziale che richiede una certa dose di varietà.
Aver abbracciato la multipotenzialità anche nel mio lavoro, significa per me studiare costantemente nuove metodologie per poter modulare al meglio il mio approccio su ogni persona con cui lavoro. La mia natura poliedrica e la mia propensione alla contaminazione professionale mi consentono di intervenire con successo nella risoluzione di molteplici situazioni, anche in ambiti molto diversi tra loro.
Non amo seguire protocolli predefiniti, per questo mi piace definire il mio un “non-metodo” perché parte della mia professione è anche quella di adattare i principi del coaching alle esigenze delle singole persone che decidono di affidarsi a me. Il percorso è diverso per ognuno, anche perché ne fanno parte tecniche appartenenti a discipline diverse.
Se per alcuni, infatti, si rivela decisivo lavorare sulla propria vision, per altri è importante scoprire quali sono i blocchi mentali che si portano dietro da tutta la vita oppure trovare un modo per riequilibrare le esigenze che scaturiscono da diverse parti di sé, o ancora trovare la giusta concentrazione tramite la pratica meditativa.
“La contaminazione professionale al servizio degli obiettivi della persona”.
Questo è il mio motto oltre che il mio modo di vivere e intendere la professione di coach.
Quale è stata la molla, la scintilla che ti ha fatto capire che era giunto il momento di cambiare valorizzando i tuoi punti deboli per arrivare al successo?
Avevo sempre considerato la mia multipotenzialità un punto debole, uno svantaggio di partenza. Invidiavo come i miei colleghi “specialisti” padroneggiassero la loro disciplina, fino a diventare eccellenti nel loro campo. Io avevo conoscenze più ampie, una formazione multidisciplinare (spesso da autodidatta), ma non eccellevo in nulla. E questo mi faceva sentire a disagio. Ero la classica figura jolly che dove la metti fa bene, ma per la quale era difficile individuare una collocazione precisa.
Come oggi ripeto spesso, ero come un cerchio che si sforzava di entrare in un quadrato. Per starci ci potevo anche stare, ma decisamente scomoda.
Tutti attorno a me erano quadrati, la società era quadrata e io, nella mia inconsapevolezza, avevo pensato di essere un quadrato uscito male.
È stato quando ho finalmente preso consapevolezza di non essere un quadrato sbagliato, ma di essere un cerchio che mi sono trovata davanti ad un bivio: continuare a comportarmi da quadrato, sapendo che non mi sarei mai sentita felice e appagata al 100 x 100, oppure iniziare a brillare come cerchio, scrivendo le mie nuove regole, quelle che funzionavano per me.
Ovviamente ho scelto la seconda strada, e da lì è iniziato il mio cambiamento: ho smesso di paragonarmi agli altri (paragoneresti mai un cerchio ad un quadrato?!) e ho cercato di vivere e lavorare secondo le mie regole, valorizzando quella che avevo sempre considerato il mio grande punto debole: una natura poliedrica e multi sfaccettata, che oggi rappresenta il mio punto di forza.
Alle persone con le quali lavoro ripeto che sono dei pionieri.
I multipotenziali infatti sono privi di risorse per il successo (la formazione è settoriale e il mondo del lavoro è specialistico), non hanno modelli di business ibridi a cui rifarsi e strategie vincenti da replicare. Ma hanno un’enorme creatività, grazie alla quale riescono a progettare vite e carriera multisfaccettate allineate alla loro natura poliedrica.
Cosa consiglieresti ad altre persone che non riescono a trovare una propria strada, un posto nel mondo?
La nostra strada ideale è come un abito: lo vedi in vetrina e ti fa una certa impressione. Ma non lo compreresti mai a scatola chiusa. Lo provi e ci cammini un po’, vedi come ti sta, se è troppo lungo o troppo corto, se il colore ti sbatte o se il tessuto ti punge. A volte devi solo riprendere l’orlo, altre volte lo devi riportare indietro.
La società si aspetta che entro i 30 anni abbiamo già impostato le nostre vite e le nostre carriere, senza la possibilità di tornare indietro. Cambiare idea non è contemplato. E se per caso dovessimo avere dei dubbi, ecco che scattano auto giudizio e auto critica: ci sentiamo sbagliati e, nel peggiore dei casi, restiamo ancorati a scelte professionali che non ci rendono più felici, maturando dentro di noi insoddisfazione e frustrazione, pensando di non avere via d’uscita.
Trovare la propria strada ideale, il proprio posto nel mondo, per alcune persone non è qualcosa di immediato, ma si tratta di un processo.
La pratica migliore per velocizzare questo processo è imparare ad ascoltare noi stessi, liberandoci dalle doverizzazioni, dai pregiudizi e dalle convinzioni limitanti che spesso ci tengono impantanati, celando la nostra vera essenza.
La figura del coach in Italia è ancora poco conosciuta. Cosa significa fare la coach per multipotenziali per te? Esiste una differenza tra il coaching e il mentoring?
Quando vivevo negli Stati Uniti mi sono resa conto di una cosa singolare:
lì anche il più semplice operaio voleva investire nel coaching, convinto che avrebbe potuto ribaltare la sua situazione e costruirsi una carriera di successo. In Italia, la visione è un po’ diversa: la maggior parte delle persone sceglie di investire nel coaching solo quando ha già raggiunto determinati risultati di successo, tanto che ancora oggi il coaching viene considerato appannaggio dei soli CEO e amministratori delegati.
Affiancarsi ad un coach per multipotenziali e non solo, significa invece accelerare le proprie azioni e, di conseguenza, i propri risultati. Grazie a qualcuno che ti illumina il cammino.
Ed è proprio questo che cerco di essere con le persone che mi scelgono come Coach: un acceleratore di risultati.
Questo comporta che, a volte, io mi ritrovi ad allontanarmi dal coaching puro (un processo collaborativo in cui i clienti scoprono autonomamente le proprie risposte grazie all’uso mirato di domande), per “switchare” nel ruolo di mentore o consulente.
Il libro di Claudia Benedetti
“Vivi e lavora da multipotenziale: risposte e soluzioni per sfruttare al meglio la tua natura poliedrica”
Questo è il titolo del libro uscito ad ottobre 2022 che ti vede non solo come scrittrice, ma anche come editore. Raccontaci qualcosa di questo progetto.
Ci tengo a precisare che questo libro non esisterebbe senza il ruolo fondamentale di Maddalena Mariani di Scripta.bio che mi ha accompagnata e supportata in questo progetto editoriale, dalla prima bozza alla pubblicazione del libro.
Una caratteristica delle persone multipotenziale è il loro desiderio di condividere con gli altri tutto ciò che apprendono. La nostra infatti non è una conoscenza fine a sé stessa, ma avvertiamo il bisogno di divulgare ciò che studiamo, perché possa essere utile per altre persone.
Nel mio percorso di crescita, cercavo risposte a queste domande. Risposte che nessuno era in grado di darmi e che sono dovuta andare a cercarmi da sola.
La multipotenzialità, di cui in Italia si parla ancora poco, riguarda un numero sempre maggiore di persone. Ma cosa significa essere multipotenziali?
E come coniugare successo professionale e multipotenzialità?
La multipotenzialità non è una malattia
Eppure molti la vivono così, e la società e il mondo del lavoro, dove specializzarsi in una sola cosa sembra obbligatorio, non ne comprendono ancora il valore. È raro trovare un consulente che ti aiuti ad andare avanti contemporaneamente in due o più settori, spesso molto diversi tra loro. L’impostazione predominante sull’argomento è chiara: ridurre le opzioni a una sola, quella fatta “su misura”, invece di individuare una professione poliedrica che unisca tutti gli interessi e consenta di svolgere tante attività diverse in una.
Per questo ho deciso di essere una coach per multipotenziali, e di scrivere “Vivi e Lavora da Multipotenziale”. Per creare consapevolezza intorno al tema della multipotenzialità, ma anche per dare una visione differente del nostro essere e per impedire che altre persone si sentano diverse e sbagliate per tutta la vita.
Grazie mille Claudia, leggerti è stato davvero interessante e ispirazionale!
Continua a seguire la coach dei multipotenziali, anche su Instagram @claudiabenedetti_coach