Indice dei contenuti
Stai iniziando un nuovo cammino e stai valutando tante possibilità. Forse hai paura perché senti la voglia di cambiamento ma ancora non sai bene come e in cosa “canalizzare” le tue attenzioni. Provo ad aiutarti a capire come diventare coach tirando fuori chi sei davvero, perché solo così farai la differenza per chi ti sceglierà.
In rete è pieno di articoli che ti spiegano come diventare coach, e magari ne hai già letti tanti, per questo ho scelto di raccontarti semplicemente la mia visione, il mio modo e le mie scelte, per aiutarti a vedere anche altro: tutto quello che c’è dietro. Continua a leggere per scoprire cosa devi fare e come iniziare.
Come diventare coach partendo da te?
Per sapere come diventare coach ti dico subito che non ti basterà leggere articoli di qua e di là, devi essere innanzitutto la coach di te stessa. Suona strano, lo so, adesso mi spiego meglio.
Considera sempre che tutto parte da dentro. Sai che secondo le discipline olistiche non vi è divisione tra “dentro” e “fuori”: anima, corpo, contesto, sono tutte parti di noi (ne abbiamo parlato anche a proposito delle discipline olistiche e di come ti aiutano nella vita personale e professionale).
Ebbene se vuoi trasmettere valore agli altri devi iniziare lavorando su te stessa. Lo dico sempre alle mie allieve del corso per diventare coach al femminile di Orme di Luna.Ti sembrerà banale ma non lo è.
La formazione è parte del tutto
La formazione è fondamentale ma è parte di un tutto, si ho una visione olistica anche di questo. Ma mi capita spesso di entrare in contatto con tante persone che si soffermano solo sulla parte formativa di questi percorsi, e dimenticano che per occuparsi di un’attività del genere la spinta deve essere innanzitutto emotiva.
A mio avviso, senza le emozioni non vai da nessuna parte, senza le emozioni non arriverai a nessuno. Non ti sto scoraggiando, quanto piuttosto ti sto invitando a partire con la piena consapevolezza, con la pancia e con il cuore. Prima di riempirti di nozioni devi riempire i tuoi vuoti e le tue paure (come il “Non ho autostima” o come darsi valore), e farne un punto di forza e non più di debolezza.
In caso contrario, il tuo potrebbe restare un ennesimo salto nel vuoto. Che poi in realtà, saltare nel vuoto è anche bello e liberatorio, io non ti dirò mai di mettere il paracadute, ma cercherò di farti vedere che hai già delle magnifiche ali. Ed è un po’ questo quello che intendo come percorso di formazione, perché io per prima accompagno così le clienti che si affidano a me in un percorso di coaching olistico orientato al business.
Da dove si parte per diventare coach?
Adesso che abbiamo posto quelle che per me sono le basi imprescindibili di questo lavoro, per sapere come diventare coach devi passare anche da qui:
- i tuoi obiettivi;
- le tue attitudini;
- la tua capacità di relazionarti;
- l’autostima;
- i tuoi punti di forza.
Diventare coach implica tutte queste considerazioni, e molte altre a dire il vero. Prova anche ad iniziare a focalizzarti su quello che davvero potresti dare alle persone, e in che modo raggiungere i tuoi obiettivi.
Scuole corsi e certificazioni
Di scuole, corsi, e percorsi è piena la rete quindi troverai sicuramente quello che cerchi, qui la vera domanda è “cosa cerchi davvero? Cosa vorresti fare, ed essere, per le persone che si rivolgeranno a te?”. Anche in questo caso, ti invito ad orientarti verso una scelta “meditata”, ma allo stesso tempo che risponda e tenga anche presente la tua sfera emozionale.
Inizia come prima cosa a chiederti che tipo di coaching vorresti o potresti offrire:
- olistico;
- di business;
- famiglia e relazioni;
- cura e benessere (anche alimentare).
E, anche in questo caso è possibile davvero spaziare, e la cosa bella è che non sei solo tu a scegliere un certo percorso di formazione come coach: è anche un po’ lui a scegliere te. Questa affermazione, che può risuonare alquanto insensata, in realtà contiene tutto il significato più bello di questa professione. Una professione che entra a far parte di te, anzi, che ancor prima di iniziare operativamente è già un po’ parte di te.
Quando mi sveglio la mattina sono felice, sono grata, perché ho avuto la forza e anche un po’ il coraggio (concedimelo, spesso serve anche coraggio) di indirizzare le mie scelte professionali verso le mie scelte di vita, facendone un tutt’uno (se non mi conosci scopri chi sono).
Interezza, questo è il senso, e spero arrivi anche a te.
Qual scuola scelgo?
Per formarti e diventare coach scegli un progetto che ti assomigli:
- condivisione di ideali;
- stesso universo valoriale;
- approccio in linea con te (formale; aziendale; informale; ecc.).
Questo te lo dico perché il percorso che stai per iniziare metterà in ballo tante cose di te. Scegliere un qualcosa solo perché “dicono tutti che il business coach porta tanti clienti…; questa scuola ha formato una coach che lavora un sacco su Instagram…” ecc. rischia di allontanarti dal tuo obiettivo finale, catapultandoti in una realtà che non senti tua.
Se non ti senti a tuo agio già durante la formazione, come potresti arrivare a lavorare bene con i tuoi clienti? Non dimenticare che la libera professione è tutta questione di equilibri che si intersecano tra loro (ascolta i miei podcast capirai cosa intendo).
Le certificazioni e le ore di tirocinio
Le certificazioni nel coaching, e in generale laddove richieste, contano nella misura in cui trasmettono un valore aggiunto ad un certo percorso. Ecco perché anche io sono in formazione costante, e sto aggiungendo competenze di qualità, perché sono convinta ci sia sempre spazio e bisogno di fare di più e di evolversi.
Quindi nelle tue considerazioni, mettici anche la quantità di ore di tirocinio e le certificazioni (presto in arrivo anche per le mie allieve di Orme di Luna!), perché potrebbero fare la differenza.
Altri consigli per diventare coach
Riassumendo, finora ti ho invitato a riflettere sul:
- chi sei;
- a chi ti vorresti rivolgere;
- come formarti e in base a cosa scegliere.
Adesso siamo arrivati al vero inizio, perché la verità, se vuoi sapere come diventare coach è che coach lo diventi dopo. Dopo lo studio e dopo la formazione, quando hai modo di iniziare davvero a lavorare. Da quel momento in poi scatteranno tante cose, e la formazione sarà stata fondamentale per arrivare a questo passaggio cruciale: il vero inizio.
1 I primi servizi e i primi clienti
I primi servizi che imposti sono i più difficili ( per tutti, sempre), proprio perché tirocinio a parte, sarà un modo nuovo di lavorare. ma la bella notizia è che “sporcandoti le mani” sul serio, capirai sempre meglio che tipo di coach vuoi essere. Non solo nella definizione, ma anche e soprattutto nella concretezza del tuo lavoro.
I primi servizi non sono solo difficili da “mettere fuori”, ma spesso richiedono aggiustamenti in corsa, cambi di rotta. O semplicemente ti renderai conto che quella cosa non funziona. E adesso che fai?
Sii pronta a rimetterti in gioco e a cambiare le carte in tavola. l’ho fatto mille volte anche io (che ho ormai anni di esperienza alle spalle), e lo facciamo tutti. Anche chi ti sembra sempre sul pezzo.
Allo stesso modo i primi clienti, nel bene e nel male, ti indicheranno loro stessi una via, ma devi saper leggere attentamente, e da ogni esperienza trarne spunti preziosi.
2 La comunicazione online
Quando scegli un percorso su come diventare coach, ti consiglio di valutare anche delle basi di comunicazione online, ormai fondamentali per chi lavora da freelance. Anche per questo motivo ho chiesto a Federica Ometti, in quanto coach strategist, di tenere delle lezioni di comunicazione digitale anche nella nuova edizione di Orme di Luna (contattami per avere ulteriori informazioni).
3 Fai rete
Se libera professionista ma non devi essere sola. fare rete e network, partecipare ad eventi formativi, o meno, intessere relazioni, questa è la vera forza di un business online.
Pronta a tirare fuori chi sei?
Tu funzioni per come sei, e sarà così anche per il tuo lavoro. Non cercare troppo lontano, dentro di te hai tutto quello che ti serve. Come dicevo prima, hai già delle bellissime ali, devi solo imparare a volare. Un giorno alla volta, con costanza e impegno, ma anche studio, empatia, ascolto di te e degli altri. Insomma, diventare coach non può essere visto un lavoro a parte, un qualcosa che viene da fuori. Parte da dentro.
Tira fuori chi sei e farai grandi cose: puoi fare tutto! Io ci credo davvero, e tu?