Indice dei contenuti
Fin troppe volte mi sono scontrata con la superficialità, o la supponenza, di chi crede che nel mondo olistico sia sufficiente abbracciare la parte “filosofica”, e non si sofferma minimamente sulla qualità dei professionisti che incontra. Ecco, ti dico subito che la formazione olistica è importante, al pari di qualsiasi altro tipo di formazione. Cosa vuol dire?!
Significa che, se vuoi fare il medico devi studiare medicina e formarti, se vuoi lavorare come parrucchiera devi seguire la scuola e aggiornarti costantemente, se vuoi fare la giornalista o aprire un negozio, fare la maestra, l’estetista o l’avvocata, insomma, qualunque attività a cui aspiri, dovrai necessariamente dedicare del tempo alla tua formazione.
Quindi, anche in ambito olistico, la formazione è fondamentale per diventare una vera operatrice.
La formazione olistica deve essere olistica
Ci sono persone, lo ammetto, che definirei carismatiche, perché hanno talento nel parlare e nel far credere agli altri di essere più preparate e professionali di quanto poi effettivamente non siano. Ma cosa c’è sotto quando vai a grattare la superficie?
La formazione olistica deve essere, appunto, olistica e inclusiva di tutto:
- anima e corpo;
- anima e cuore;
- esperienza e studi.
In una sola parola? Completa.
Spesso c’è solo uno strato duro fatto di tanta e troppa superficialità, di soli giudizi invasivi e invalidanti, o di critiche distruttive. Parlo per esperienza personale, perché lavoro in ambito olistico da tantissimi anni (scopri chi sono), e te lo dico con il cuore in mano: fai attenzione. Purtroppo alcune volte ho assistito anche a comportamenti deontologicamente scorretti (e se mi conosci sai che non sono stata a guardare, anzi), perché ti ricordo, e lo ricordo sempre a tutte le donne che si affidano a me con i percorsi di coaching e mentoring, che noi operatori olistici non possiamo e non dobbiamo scavalcare quelle che sono le nostre competenze.
Io non sono una psicologa o una psicoterapeuta, così, quando incontro sul mio cammino donne che hanno bisogno di terapia sono la prima ad indirizzarle a chi di dovere, anzi, a dirla tutta, io la psicoterapia la consiglio sempre a prescindere!
7 modi per scegliere la formazione olistica che fa per te!
1 Ad ognuno la sua
Se ti stai affacciando adesso in questo mondo, avrai già capito che le discipline olistiche sono tantissime (yoga, osteopatia, shiatsu, agopuntura, cristalloterapia… solo per citarne alcune), frutto di strade che a volte si intrecciano, o che a volte si differenziano. Ecco perché il primo passo da fare è ottimizzare: rivolgiti a chi effettivamente si occupa dell’ambito olistico che ti interessa approfondire. Scontato? Non direi, perché a guardare certe formazioni sono un frullatore disomogeneo, e credimi che quando c’è tanta carne al fuoco, spesso qualcosa viene meno.
Discorso diverso, naturalmente, se ancora non sai bene su cosa verticalizzare il tuo interesse. A quel punto potresti percorrere più strade per tua scelta e necessità, per poi trovare la tua ponderando bene esigenze e attitudini. Non temere i cambiamenti, ogni volta ti scoprirai nuova, e troverai tracce di te in quello che fai (un po’ come avviene con la metagenealogia, che ci porta a ripercorrere i blocchi del passato che ci arrivano dal nostro albero genealogico).
2 Passaparola
Il passaparola resta sempre determinante, e se ci pensi, facciamo tanti acquisti di vario tipo proprio in base a questo. Quando qualcuno ci suggerisce un professionista, fosse anche un panettiere, automaticamente saremo più portate ad affidarci a quella persona. Così proveremo il pane di quel panettiere, e la cosa ci farà sentire al sicuro. Adesso applica lo stesso discorso alla formazione olistica, di certo, anche in questo caso, quando ti viene consigliato un percorso sarai più tranquilla se il consiglio arriva da amici, o comunque da parte di persone di cui ti fidi e di cui hai stima.
Quindi non esitare a chiedere, informati e poni domande per capire bene se, effettivamente, quel suggerimento potrebbe sposarsi bene anche con te! Cosa ne pensi?
3 Recensioni
Sempre a questo proposito, leggi tutte le recensioni, scava, cerca su Google, prova a capire i punti di forza e le debolezze individuate da chi ha seguito quel percorso, e valuta quanto potrebbero pesare anche per te, o meno.
4 Conoscersi
Adesso però, ti invito anche a conoscere la persona con cui ti vorresti formare. Certo, non si può conoscere realmente una persona in una call di 20 minuti, ma allo stesso tempo ci sono cose che si vivono anche a pelle, e lasciami dire che in ambito olistico più che mai. Fiducia, energia positiva, ma anche condivisione di ideali, sono tutte cose alla base di un solido rapporto “olistico”.
Chi fa formazione non deve solo dispensare nozioni, anzi, dovrebbe lasciarti un qualcosa di molto più forte: una opportunità, una visione, una mano che ti guidi e ti accompagni passo dopo passo.
5 Esperienza
Siamo tutte brave a raccontare, ma quanta esperienza solida, vera, intensa, c’è in quelle parole? Quanto queste persone hanno davvero maturato competenze trasversali, e non solo attraverso la teoria, ma anche all’atto pratico?
6 Formazione
Quante persone, viceversa, pensano invece basti avere esperienza per poter donare competenze e preparazione agli altri? Esperienza e formazione vanno insieme. Sempre. Una senza l’altra mai, sarebbe come camminare saltellando solo su un piede, come facevamo da bambine quando giocavamo a campana!
7 Mondo online
Come abbiamo visto a proposito dell’olistica online c’è ormai un mare magnum di possibilità: formazioni a vari livelli che spuntano come funghi, occorre dunque sapersi destreggiare anche nella scelta. E per farlo devi conoscere anche il mondo online (se cerchi aiuto ti consiglio i workshop di lofacciodigital), capire cosa guardare e dove:
- Instagram;
- blog;
- LinkedIn;
- recensioni (come detto poco fa);
- ma anche gruppi e community Facebook (in cui puoi leggere davvero le esperienze di chi ha frequentato quel gruppo).
La formazione olistica non è una passeggiata
Altro capitolo lungo richiederebbero stereotipi e giudizi sulla nostra professione, perché purtroppo c’è ancora poca conoscenza o cattiva informazione. Una delle cose con cui mi sono scontrata spesso lungo il mio percorso è stato il chiacchiericcio teso a sminuire la formazione olistica e le sue discipline. Ecco, si tratta di una grandissima sciocchezza, anzi le pratiche olistiche richiedono, non solo grande conoscenza, ma anche:
- attitudine all’ascolto attivo;
- empatia;
- conoscenza del corpo e delle sue dinamiche;
- conoscenza della mente e delle sue dinamiche (non alla portata di psicologi come già sottolineato).
La formazione olistica non è per tutti
Proprio per i motivi appena descritti, la formazione olistica non è per tutti: ci devi credere, devi studiare tanto e provare tanto, vivere tanto e sentire tanto.
Lo dico spesso alle aspiranti allieve della mia Accademia orme di Luna per coach al femminile, ci vuole motivazione, ma anche poi impegno e costanza, altrimenti non vai da nessuna parte. Io sono per chi si rimbocca le maniche e crede in quello che fa fino in fondo.
Autodidatta? Fino a un certo punto!
Sai che anche io continuo a studiare? Sto prendendo una nuova certificazione come coach, sempre allo scopo di migliorare e offrire di più a chi mi sceglie! Quello che sto dicendo a te, quindi, vale per tutti, me inclusa! Essere autodidatta può andar bene solo per iniziare, poi devi necessariamente investire tempo e denaro in una formazione adeguata, che possa davvero aiutarti a trovare la tua strada, a fare il tuo lavoro con professionalità e competenza.
Noi operatori olistici, non siamo improvvisati, non siamo avventori casuali, siamo persone che studiano, si formano e investono! In una parola? Siamo e vogliamo essere professionisti.
Cosa ne pensi? Qual è la tua esperienza? Raccontamelo nei commenti o contattami senza impegno!