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Quando sei piccola ti insegnano che non devi dire parolacce, e via via ti spiegano attentamente cosa non dire, ma poi cosa dire, effettivamente, non lo dice mai nessuno. Del resto, l’importanza delle parole che scegli di pronunciare, sia verso te stessa, che verso gli altri, è una cosa che apprendi, dolente o nolente, proprio dalla vita stessa.
Se sai ascoltare davvero, capirai quanto contino le parole per formare e costruire tutto il nostro mondo. Ci hai mai pensato?
Che parole scegli per te?
Quando durante i miei percorsi di coaching chiedo alle donne che seguo “con quali parole si rivolgono a se stesse” le mando puntualmente in crisi profonda. Abbiamo così tanto a lungo metabolizzato un certo modo di esprimerci verso noi stesse, che nemmeno ci rendiamo conto dei termini che utilizziamo quotidianamente per raccontarci.
Facci caso, la scelta non manca il vocabolario italiano è ricchissimo, eppure usiamo sempre poche parole, spesso anche giudicanti o non proprio belle pe parlare di noi. Quando ti dicono che sei bella ti schernisci e raramente rispondi con grazie, rispondi sempre cose del tipo “sono i filtri; ho fatto la piega; sarà la luce”. Insomma, piuttosto saremmo capaci di dire che è stata la scia di un’astronave aliena di passaggio, invece di rispondere si.
Questo avviene per l’educazione “sociale” che abbiamo ricevuto, perché non siamo state abituate all’idea che prendere atto della nostra bellezza o abilità possa essere giusto e normale.
Invece i complimenti ci imbarazzano e spesso li viviamo anche male. Perché? I perché sono tantissimi e come dico sempre spesso è bene seguire anche un percorso psicologico per capirsi a fondo.
Autostima di mezzo?
Sicuramente c’è tutto un discorso sull’autostima e sulla necessità di dare innanzitutto consapevolezza al nostro valore come donne, e anche come professioniste.
Le parole sono finestre (oppure muri). Cit.
Quando le parole sono finestre gettano luce sul mondo e ci aiutano letteralmente a costruirlo, un mondo libero, aperto, dinamico. Le parole prendono forma e ci accompagnano nella nostra crescita personale e lavorativa.
Quando diventano muri sono difficili da abbattere: diventano impenetrabili. Troppe volte ci mettiamo noi stesse a costruire questo muro intriso di parole, e lo cementiamo con pensieri “arrendevoli”, pregiudizi nostri o ereditati, percezioni che ci arrivano non sappiamo bene nemmeno da dove.
Si, perché anche le parole fanno trapelare la nostra resa.
L’importanza delle parole che puoi scegliere
L’importanza delle parole che puoi (o che dovresti scegliere) sta proprio nel decidere:
- di darti più valore;
- riconoscere i tuoi punti di forza;
- evidenziare le note belle e positive;
- puntare a renderti riconoscibile ma unica.
Come fare per trovare le parole giuste? Le mie tre S
Trovare le parole giuste non è facile, lo so benissimo io che nel mio viaggio interiore ne ho ascoltate, afferrate, e urlate tante. Poi alla fine ho capito, ho agito e soprattutto ho iniziato ad attuare un cambiamento.
C’è sempre quel momento in cui, quando ti scatta dentro il bisogno incessante di cambiamento poi, inizi a brillare, e credimi se ti dico che è davvero così. Ma la cosa più bella e più forte di tutto questo, è che brilli per te prima di tutto.
1 Scava
Scava e ascolta. Ascolta tutto:
- come gli altri si rapportano con te, in che termini;
- le parole con cui ti presenti tu agli altri (anche nelle piccole relazioni giornaliere);
- i silenzi che avresti voluto riempire, e in che modo.
Troppe volte ci culliamo nella convinzione che tanto le cose ormai stanno così, che tutto è scritto, che non possiamo fare niente. Ed è questo star ferme che ci fa più male di tutto, meglio provare e mettersi alla prova. E con le parole vale lo stesso discorso.
Ci sono delle parole che ci portiamo da dentro sin da piccole, legate all’infanzia, ai primi amici, alla famiglia. Mattoni sulle nostre teste che ci portiamo da sempre in giro più o meno consapevolmente “sei pigra, sei troppo confusa, sei brutta…”. Ma cosa sei davvero? Sceglilo tu e dillo a te stessa in primis, e poi agli altri se credi e ne hai voglia.
Se stai seguendo anche tu una terapia psicologica, saprai che scavare è parte della cura ( e se non la segui credo sia sempre un ottimo consiglio). Anche scavare con le parole, con le tue parole, è importante per aiutarti ancora di più ad infondere forza all’idea di chi sei, o anche di chi vorresti essere.
2 Scopri
Quando scopri le parole poi ne vedi la grandezza, ne assaggi l’intensità e non puoi più farne a meno. Ma attenzione, non ti sto dicendo di scegliere parole belle a caso, quanto piuttosto di trovare quelle vere, quelle più adatte a te.
- Quando ti guardi allo specchio cosa vedi?
- È uguale a quello che vorresti vedere?
- Cosa ti manca per arrivarci?
A livello pratico organizzati semplicemente con carta e penna e annota, a fine giornata, le parole belle che ti diresti per quel dato giorno. Cosa è successo oggi? In cosa sei stata brava o ti sei piaciuta. Trova le parole. Piccole cose, parole importanti.
3 Struttura
Che struttura ha la tua comunicazione? Sei una persona, ma sei anche una professionista… competente? Preparata? Appassionata? Prediligi un linguaggio che rispecchi tutto ciò:
- i tuoi obiettivi
- le tue relazioni
- i tuoi cambiamenti.
L’importanza delle parole nel lavoro
Anche nel lavoro le parole contano moltissimo e anche nella libera professione le parole costruiscono letteralmente un mondo. Cosa vuol dire?
Ti dico subito che non vuol dire “vendere fuffa” o gonfiarsi come pavoni agli occhi degli altri (non è così che attirerai i clienti giusti), ma significa ancora una volta, conferire il giusto grado di lavoro per la nostra attività.
Chi è all’inizio del suo percorso professionale, sceglierà probabilmente parole diverse da chi ha esperienza decennale sul campo, e ci sta. Ma puoi decidere di scegliere parole diverse senza:
- sminuirti;
- o tralasciare di far emergere il proprio valore (che hai anche se sei all’inizio);
- dimenticare la tua identità e unicità.
L’importanza delle parole nelle relazioni
Tutti i rapporti, siano essi d’amicizia, di conoscenza o di lavoro, implicano la scelta del linguaggio. Gestire una relazione sana, vuol dire anche scegliere le parole “giuste” per raccontare giorno dopo giorno, la storia che state scrivendo fianco a fianco.
Sono importantissime anche le parole che si scelgono per parlare con i bambini, e per raccontare loro il mondo. Perché sono delle spugne, e porteranno anche questo bagaglio nella loro crescita.
Non ho parole!
E qui ci sarebbe un poema su questa frase. Certo che ne hai di parole e sono certa siano anche forti, speranzose, bellissime! Devi solo avere il coraggio di iniziare a cambiarle.
Un po’ come una ricetta di un dolce che hai già provato a fare, ma non ti è venuto troppo bene la prima volta. Adesso devi rifarlo “aggiustando le dosi” e piano piano, tentativo dopo tentativo troverai la tua versione personalissima davvero “ottima”.
Inizia piano piano da piccole cose, e comincia ad ascoltarti, per capire come ti parli oggi e come vorresti parlarti domani. Scommettiamo noterai un sacco di cose e le parole di certo non ti mancheranno? Fammi sapere come va e se vuoi contattami, troveremo insieme la ricetta migliore per te.