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Ipersensibilità emotiva e crescita personale
Essere persone ipersensibili non è facile, ma ancor più difficile è essere persone ipersensibili inconsapevoli. E con questo ti ho già detto tutto: devi imparare ad ascoltarti e ad accettarti. Posto che, se la tua ipersensibilità la senti come un fardello troppo pesante, l’unica via che devi necessariamente percorrere è quella della terapia psicologica o psicoterapeutica.
Io ti parlo di quello che porto nel mio lavoro di coaching, ma non voglio e non vado mai a sostituire il lavoro del terapeuta. A seconda della situazione, le scelte sono differenti, e in ogni caso una cosa non esclude l’altra. Se hai solo bisogno di focalizzarti meglio sul tuo lavoro da libera professionista, e vuoi capire come questo possa incidere sui tuoi risultati lavorativi, continua a leggere questo articolo.
Devi prima di tutto pensare all’ipersensibilità come un pregio, non una mancanza! E adesso ti spiego perché le persone ipersensibili possono conquistare il mondo.
Da quando essere ipersensibili è un difetto?
Essere persone ipersensibili è un difetto in questo mondo proiettato al capitalismo, alla corsa continua, all’arrampicata veloce, anzi velocissima, verso le cose materiali, e il continuo dover mostrare agli altri prima ancora che a se stessi. Ma la bella notizia è che essere altamente sensibili è molto di più di un punto debole, come spesso ti hanno portato a pensare in questi anni. Si tratta invece di una caratteristica più forte e speciale di quanto pensi, un qualcosa che ti rende probabilmente diversa da altri, ma non sbagliata.
Parti così: diverso non è sbagliato!
Si, quello che ti sto dicendo è che una cosa che ti porti dentro da tempo come negativa, in realtà può aiutarti anche in ambito professionale, e credimi ti stupirai tu stessa dei risultati ottenuti. Solo un cambio di prospettiva ti può portare a capire esattamente che la tua diversità non è una lacuna, ma una miniera preziosa da cui attingere ogni giorno sempre di più.
Una miniera che non si esaurisce, anzi, più scavi, più ci saranno pietre preziose lì ad aspettarti. Ho reso l’idea?
La mia vittoria da donna altamente sensibile
Da quando ho capito, e soprattutto accettato, di non avere autostima (aiuto non ho autostima!) e di dover lavorare sul mio essere estremamente sensibile, ho iniziato a farlo su due fronti:
- con la terapia di una psicologa esperta e qualificata (è sempre importante rivolgersi a dei seri professionisti, mi raccomando);
- grazie al coaching e al raggiungimento di obiettivi professionali, anche economici, e privati.
In più ti dico che non siamo così “insolite” come pensiamo, perché gli studi dimostrano che il 20% della popolazione mondiale è rappresentato da persone ipersensibili o altamente sensibili. Sai cosa significa? Che siamo tante ad avere questo dono, si perché per me di dono si tratta! Tutte diverse e tutte meravigliose.
Per tanto tempo hanno provato a farmi sentire sbagliata (chi più, chi meno consapevolmente), e quando non ero in grado di ascoltarmi vivevo letteralmente in balia delle mie mozioni (fortuna che sono arrivate anche le discipline olistiche). Quindi, se arrivava una crisi emotiva, io non riuscivo nemmeno più a lavorare, la mia mente andava letteralmente in blocco.
Tanto lavoro e terapia (te lo ripeto sempre perché è importante), anche sulla mia intelligenza emotiva, mi hanno portato dove sono adesso: in contatto con me stessa.
Senza veli, senza giudizi, senza filtri o scuse, “solo” me stessa. E sono sicura che se lo vuoi ci puoi arrivare anche tu!
È anche una questione fisica?
Forse ti stupirà sapere che il tuo cervello elabora in modo differente dagli altri la dopamina, e questo ti consente di riconoscere subito situazioni che ti sovra-stimolano ed allontanarti prima dell’inevitabile burnout. Stessa cosa vale per i neuroni specchio: sono loro che ti danno percezioni forti e ti connettono anche con gli altri (empatia altissima): la tua croce e la tua delizia!
Inoltre, la corteccia prefrontale ventromediale del cervello ci mette del suo, facendoti proprio avvertire le cose che vivi in maniera più intensa e forte degli altri.
Io penso che sia affascinante anche scoprire come funziona la nostra mente e con quale alchimia il nostro cervello ci rende “speciali”.
Come capire se si è ipersensibili?
Io dico sempre che la consapevolezza è come una scintilla, e a volte basta poco per accenderla: un incontro giusto; il momento giusto; o semplicemente la parola giusta. Insomma, quello che ti sto dicendo è che ci sono tanti modi di rivelarsi altamente sensibili:
- sei fortemente empatica;
- la velocità nell’elaborazione dei dati e del mondo ti accompagna da sempre (immagina la potenza in ambito lavorativo);
- ti senti spesso sovra-stimolata e sovraccaricata e riconosci subito la sensazione (come dicevo prima per come elabori la dopamina);
- senti di sentire più degli altri le cose che accadono (sia cose belle che conflitti);
- la gestione del tempo ti mette tanta ansia e ne avverti la pressione;
- spesso hai bisogno di estraniarti dal mondo e metterti in disparte;
- rifletti molto e sei sempre in contatto e alla ricerca della tua parte profonda e interiore;
- la frustrazione si fa sentire quando tu stessa ti imprigioni nella tua routine;
- sei come un radar per gli altri: vengono attratti da te, e tu ne tracci il percorso;
- con la critica ti chiudi a riccio, anche se dovessi condividerla, non riesci a gestirla;
- perspicace più della media, ti basta un attimo per afferrare concetti e situazioni.
Ti sei rivista? Con i tuoi pro e i tuoi contro di persona ipersensibile, hai sicuramente dalla tua delle caratteristiche che possono davvero determinare il tuo successo professionale ( Scopri il tuo Valore è il percorso per te, per avere successo anche economico!), ma devi prenderne coscienza e avere coraggio per sfruttarle al massimo.
Libere professioniste altamente sensibili
Libere professioniste ipersensibili e altamente sensibili non abbiate paura! Quello che conta è trovare il tuo modo di decodificare la realtà e renderla perfettamente orientata alla realizzazione dei tuoi piani professionali.
Spesso mi chiedi come io riesca a fare tutto. Si parla sempre di organizzazione ( ed è fondamentale eh, lo dico sempre alla mie aspiranti coach al femminile dell’Accademia Orme di Luna), ma per le persone ipersensibili è piuttosto comprensione di comprendere i propri ritmi. Posto che l’organizzazione è sempre un’ottima alleata, se non ti ascolti e non segui i tuoi ritmi, da sola non fa certo miracoli.
Libere professioniste all’ascolto
Cosa significa per le libere professioniste altamente sensibili riuscire ad ascoltarsi? E in cosa si traduce questo “ascolto attivo”?
Significa:
- capire i propri ritmi di lavoro;
- stabilirne sempre altri “su misura”;
- definire al meglio obiettivi piccoli e priorità;
- lavorare sui propri punti di forza (empatia; perspicacia; velocità elaborazione dati; ecc.).
Altra cosa a cui tengo tanto, e su cui lavoro molto durante i miei percorsi di coaching, è l’accettazione dei talenti, oltre che sulle strategie da attuare se sei altamente sensibile. Credimi che troppe volte siamo così occupate a “negativizzare” quello che abbiamo, che non vediamo i nostri doni meravigliosi.
Si, sei ipersensibile e hai tanti talenti, che aspettano solo di essere valorizzati.
Attenta a non esplodere!
Devo solo avvisarti che devi agire con gradualità, come già detto ascoltandoti ma anche rispettando i ritmi di cui la tua persona necessita. Perché? Perché noi persone ipersensibili, avendo un’altissima percezione degli stimoli, quando tutto diventa un po’ troppo rischiamo di esplodere. Questo nostro “sentire di più e più forte” e un dono, da dosare poco alla volta.
Il rischio più grande è quello di essere perfezioniste accanite, che non ammettono errori per non sentirsi sbagliate. Tra l’altro questo perfezionismo può anche distrarti dai tuoi obiettivi, e allontanarti dalle tue priorità, spostando l’attenzione sulle critiche, e il non ascolto (insomma, tutto il contrario di quello che dovresti fare!). E, come puoi ben immaginare, questa cosa può essere pericolosa e deleteria, sia in ambito lavorativo, che personale (se hai bisogno di capire come “dosare” il tuo sentire, contattami senza impegno).
La tua bellezza
La tua bellezza è proprio lì, davanti a te, devi solo imparare a vederla. Sei bella perché “vivi intensamente” ogni cosa, e puoi dare tanto a chi ti sta intorno. Anche nel lavoro hai tante carte da giocarti, solo che probabilmente devi ancora scoprirle, ma non temere, se sei qui sono certa che hai già iniziato il tuo percorso.
Infatti, è quando accettiamo come siamo fatte nel profondo, possiamo trasformare tutto con strategie che risultano vincenti anche nella libera professione!
Che ne pensi? Sei anche tu una donna altamente sensibile o ipersensibile?