Indice dei contenuti
- 1 L’importanza della gratitudine nella vita quotidiana
- 2 Non forzare la positività: accettare le emozioni negative
- 2.1 #1 Tieni un diario della gratitudine
- 2.2 #2 Esprimi la tua gratitudine verso gli altri
- 2.3 #3 Gratitudine per il tuo corpo
- 2.4 #4 Apprezza le piccole cose
- 2.5 #5 Crea i tuoi rituali di gratitudine quotidiana
- 2.6 #6 Gratitudine per le lezioni apprese dalle difficoltà
- 2.7 #7 Gratitudine per la natura e l’ambiente
- 2.8 #8 Condividi la tua storia con le altre persone
- 3 Coltivare la gratitudine: un impegno quotidiano verso la felicità
In un mondo spesso caotico e pieno di sfide, è facile sentirsi sopraffatti e vittime delle circostanze. Eppure, anche quando tutto sembra andare per il verso sbagliato c’è un potente strumento che possiamo utilizzare per trasformare la nostra prospettiva e migliorare il nostro benessere: la gratitudine.
Io per prima ho sperimentato il potere della gratitudine, dopo un periodo oscuro della mia vita. Sopravvissuta a un’esperienza traumatica di violenza di gruppo, ho trovato la forza di rialzarmi e ho deciso di facilitare gli altri nel loro viaggio, attraverso la metagenealogia e il coaching.
Oggi, voglio condividere con te otto pratiche quotidiane di gratitudine che possono aiutarti a ritrovare la motivazione e la gioia nella vita.
Se mi conosci, lo saprai già, altrimenti te lo dico chiaramente: queste pratiche non mirano a forzare la positività a tutti i costi, ma piuttosto a trovare la forza per perseguire i propri obiettivi, anche quando le cose sembrano andare male.
L’importanza della gratitudine nella vita quotidiana
La gratitudine è più di un semplice “grazie.” È una potente emozione che può migliorare i pensieri quotidiani, aumentare il benessere e rafforzare le relazioni.
Quando ci concentriamo su ciò per cui siamo grati, spostiamo l’attenzione dalle carenze e dalle difficoltà verso ciò che di positivo abbiamo nella nostra vita.
Questo cambio di prospettiva non solo migliora il nostro umore, ma ci rende anche più resilienti di fronte alle sfide.
Invece di sentirci privati di ciò che non abbiamo, iniziamo a riconoscere e apprezzare ciò che possediamo già.
Non forzare la positività: accettare le emozioni negative
È importante sottolineare che la gratitudine non significa ignorare o reprimere le emozioni negative. Anzi, riconoscere e accettare queste emozioni è un passo fondamentale nel processo di crescita.
La positività tossica, ovvero l’idea di dover essere sempre felici e ottimisti, può essere dannosa, perché non permette di elaborare adeguatamente le esperienze negative.
Accettare le emozioni negative significa dare loro spazio per essere vissute e comprese. Solo allora possiamo iniziare a usare la gratitudine come strumento per trovare un significato nelle nostre esperienze e per apprezzare le lezioni apprese.
Ecco alcune pratiche di gratitudine che puoi iniziare a mettere in atto oggi stesso.
#1 Tieni un diario della gratitudine
Una delle pratiche di gratitudine più efficaci e accessibili è tenere un diario della gratitudine. Il semplice gesto di scrivere quotidianamente ciò per cui sei grat* può avere un impatto profondo sul tuo stato d’animo e sulla tua visione della vita.
Il diario della gratitudine non richiede molto tempo: bastano pochi minuti ogni giorno per annotare tre cose per cui sei grat*.
Non devono essere eventi grandi o significativi. Possono essere semplici come il sole che splende, una tazza di caffè caldo o un sorriso ricevuto da un estraneo.
L’importante è che questo esercizio ti aiuti a focalizzarti sugli aspetti positivi della tua giornata, che magari non riesci a vedere per via dello stress o della stanchezza.
#2 Esprimi la tua gratitudine verso gli altri
Un altro modo potente per coltivare la gratitudine è esprimerla verso gli altri. Spesso diamo per scontate le persone intorno a noi e i gesti gentili che riceviamo.
Prendersi il tempo per riconoscere e ringraziare gli altri non solo li fa sentire apprezzati, ma rafforza anche le nostre relazioni.
Puoi esprimere la tua gratitudine in molti modi: scrivi una lettera o un messaggio di ringraziamento, dì semplicemente “grazie” di persona, o fai un gesto gentile in cambio.
Questi atti di riconoscimento non devono essere riservati solo per le occasioni speciali, ma possono diventare una parte regolare della tua interazione con gli altri.
#3 Gratitudine per il tuo corpo
Finché siamo in salute, diamo per scontato che il nostro corpo funzioni bene, e scopriamo quanto sia prezioso solo quando iniziamo a stare male.
Convivere con una patologia cardiaca dalla nascita mi ha insegnato questa lezione nel modo più duro, e non c’è giorno che io non ringrazi il mio corpo perché mi ha portata dove sono.
Il minimo che puoi fare, per apprezzare il potere che ha il tuo corpo, solo per il fatto di averti accompagnat* fino a oggi, al meglio delle sue possibilità, è prendertene cura.
Ti bastano gesti semplici, come mangiare cibi nutrienti, fare esercizio fisico, o semplicemente prendendo un momento per rilassarti e ascoltarlo, per esempio con l’esercizio della consapevolezza corporea, come la meditazione o lo yoga.
#4 Apprezza le piccole cose
La gratitudine non riguarda solo i grandi eventi o le realizzazioni significative. Spesso, sono le piccole cose che fanno la differenza.
Prenderti un momento per apprezzare le piccole gioie quotidiane può riempire la tua vita di positività.
Questo può avere molti significati: godere del gusto di un pasto delizioso, osservare un tramonto, o semplicemente fermarti un momento per respirare profondamente e goderti il presente.
Riconoscere e celebrare queste piccole gioie ti aiuta a vivere nel presente e a non dare nulla per scontato.
#5 Crea i tuoi rituali di gratitudine quotidiana
Stabilire rituali di gratitudine quotidiana può aiutarti a integrare questa pratica nella tua routine giornaliera.
Puoi farlo in molti modi, come iniziare la giornata con un momento di riflessione su ciò per cui sei grat*, o terminare la giornata scrivendo un pensiero di gratitudine prima di andare a dormire.
Questi rituali non devono essere complicati o richiedere molto tempo. L’importante è che siano consistenti e significativi per te.
#6 Gratitudine per le lezioni apprese dalle difficoltà
Ti fermo subito: non sto dicendo che tu debba provare gratitudine per le difficoltà che hai dovuto affrontare!
Trovo che questa narrazione sia davvero frustrante, perché invalida i normalissimi sentimenti di rabbia che si provano quando si vive un’ingiustizia.
Non dobbiamo essere grati per le ingiustizie, ma lo dobbiamo essere a noi stessi per la forza che abbiamo avuto nell’affrontarle e rialzarci, perché non siamo forti grazie alle difficoltà, ma siamo forti nonostante le difficoltà.
#7 Gratitudine per la natura e l’ambiente
La natura è una fonte inesauribile di meraviglia e ispirazione. Prendersi il tempo per apprezzare la bellezza del mondo naturale può essere un potente esercizio di gratitudine.
Una passeggiata nel parco, un’escursione in montagna, osservare il cielo stellato: la natura ti offre innumerevoli momenti di bellezza e serenità.
Questa pratica non solo ti aiuta a sentirti conness* con il mondo intorno a te, ma porta anche la pace dentro di te.
#8 Condividi la tua storia con le altre persone
Condividere la tua storia di gratitudine e crescita può essere un modo potente per ispirare gli altri.
Raccontare le nostre esperienze non solo ci aiuta a elaborarle, ma può anche fornire speranza e incoraggiamento a chi si trova in situazioni simili.
La condivisione autentica può creare connessioni profonde e ti ricorda che non sei sol* nelle tue sfide.
Coltivare la gratitudine: un impegno quotidiano verso la felicità
Praticare la gratitudine è davvero molto semplice, ma può avere un impatto profondo sulla tua e nei tuoi obiettivi.
Non devi fare tutto quello che ho scritto nella lista, perché funzioni: scegli le pratiche che risuonano con te e mettile in pratica oggi stesso.
E se vuoi un po’ di motivazione, oltre a esercizi di coaching e autoriflessione, ti invito a leggere Anima Salva, il libro che racconta la mia storia. I proventi verranno donati a Mi Diras Nur, la mia associazione contro la violenza.