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Iniziare da capo, rinascere, fare spazio. A livello personale, sentimentale, e perfino quando ci riferiamo alla sfera professionale, usiamo il termine rinascita. Nella maggior parte delle volte lo associamo subito alla paura, al timore del susseguirsi di tutti quegli eventi troppo veloci, in altre occasioni siamo intimoriti dal nuovo che avanza. In entrambi i casi andiamo ad attivare in noi stessi una serie di filtri. Accade a tutti di ripetere schemi di pensiero, frutto di valori e convinzioni interiori, che vanno a frenare il nostro percorso. Da che punto abbiamo bisogno di partire per poter fermare il loop di pensieri e poter rinascere di nuovo? La rinascita professionale a cui aneli da tempo è già lì, pronta ad emergere… come una fenice, bellissima e potente.
Da dove iniziare per creare la tua rinascita professionale?
La tua rinascita professionale non aspetta altri che te: è importante iniziare da noi stessi. Da dove iniziare per poter rinascere professionalmente? È inutile, a mio parere, avere centinaia di migliaia di strategie diverse di business se la prima persona a non credere di farcela, di valere qualcosa, sei proprio tu.
I principali ostacoli che si trovano lungo il tragitto prima di giungere a un traguardo, qualsiasi esso possa essere, sono generati prima di tutto da noi stessi. La mente gioca un ruolo da protagonista in ogni momento della giornata alternandosi tra sensazioni adrenaliniche a un totale sconforto. La paura di sbagliare, di prendere decisioni che possano minare il futuro della propria libera professione sembrano provenire da una vocina interiore, il cui unico scopo parrebbe essere quello di farci mollare.
C’è chi vuole cambiare lavoro a 40 anni, chi lo fa dopo la maternità o ancora chi è ingabbiata da anni in un ruolo che non sente suo ma non sa da dove partire, o meglio ripartire.
Paura e sconforto come passaggi
La paura di fallire è sempre in agguato. I momenti di sconforto capitano a tutti e so benissimo che trovare entusiasmo e ispirazione non sempre è così semplice (come trovare entusiasmo e ispirazione). Quando pensi al percorso che hai davanti ti poni, dovresti porti delle domande:
- sono in grado di risolvere gli imprevisti?
- Ho la giusta capacità per iniziare un nuovo percorso professionale?
- Quali competenze mi mancano?
- Com’è la mia gestione del tempo?
Il tempo sembra che non basti mai. Riuscire a far incastrare ogni momento ci mette in una posizione in cui pensiamo che quanto appaia facile sbagliare generando di fatto una immensa paura.
Ed è giusto così, è normale sia così: bisogna avere paura. Paura e sconforto come alleati perché da essi nasce spesso la spinta al cambiamento. Un paradosso, lo so. A volte questa sensazione è quell’ancora di salvezza che permette di comprendere e distinguere le azioni giuste (giuste per te) da tutti quei comportamenti nocivi che ti limitano nel percorrere la strada professionale a cui aspiri.
Restare ferma dove ti ha portato?
Quante scuse ti sei data o ti stai dando per rimanere ferma e rimandare la partenza (se hai bisogno di un supporto scopri i miei servizi di coaching e mentoring)? Se penso alla me di moltissimi anni fa mi ritrovo a sorridere perché avevo un sacco di idee e di progetti ma rimanevo bloccata. La sensazione di avere poco o nulla da offrire al mondo era così forte in me, radicata nell’intimo, che mi facevo sempre più piccola. Nascondermi dietro alle parole, alle opinioni e ai pensieri degli altri mi dava la sensazione di sentirmi più sicura.
Gli altri siamo noi?
Ritrovarsi in una situazione di blocco è molto comune e a seconda del tuo sentire potrebbe essere importante il confronto con psicoterapeuti. Siamo perlopiù limitati da ciò che pensano gli altri di noi (come riconoscere il proprio valore) da come ci vedono e cosa dicono. Iniziare a mettere dei confini è il primo passo da affrontare per generare una azione di cambiamento e rinascita professionale. Avrai sempre bisogno delle opinioni, dei suggerimenti degli altri, di un fare rete e di una condivisione con le persone che ti circondano ma tutto questo non dovrà essere limitante creando una barriera tra te e le tue azioni.
Abbiamo osservato che quando siamo in balia degli altri, siamo bloccati in un circolo vizioso che porta ad attuare comportamenti che sfociano in continue scuse. Riconoscere il proprio valore, a prescindere da quello che pensano gli altri di noi farà la differenza in qualsiasi ambito della vita. A livello personale, professionale e sentimentale.
Scegli e agisci per la tua rinascita professionale
Per poter far emergere la parte più intima di te avrai bisogno di prendere delle decisioni, creare azioni che siano corrosive sui blocchi che ti limitano. Prova a prendere carta e penna dividendo in due parti il foglio scrivendo da un lato, l’obiettivo che vorresti raggiungere tra un anno e dall’altro tutti i passi, anche i più piccoli obiettivi a breve termine, che ti serviranno a raggiungerlo.
Io l’ho fatto sai? Ho scritto un libro che è parte di un obiettivo più grande che è quello di portare un messaggio a tutte quelle donne (e pure agli uomini) che si sono bloccate nel circolo vizioso della vita. Sappi che non è stato facile scrivere della violenza subita e il percorso che ho intrapreso è stato lungo, ma dal momento in cui ho smesso di sentirmi vittima, mi sono caricata di una grande responsabilità. Essere felice di vivere finalmente la mia vita (trovi Anima Salva su Amazon).
Inizia dagli obiettivi più semplici e raggiungibili
Imparare a porsi degli obiettivi è molto importante e per poterlo fare avrai bisogno di uscire dalle illusioni che gli altri siano più bravi di te, più belle e in gamba. Un detto popolare afferma che “non è tutto oro ciò che luccica” ed è da qui che dovrai partire per poterti porre degli obiettivi che abbiano lo scopo di generare azioni. Prova anche a:
- osservare lo schema che ti sta bloccando;
- ascoltare il pensiero che si ripete domandandosi quali meraviglie, occasioni ti stai perdendo;
- visualizzare situazioni o pensieri differenti da quelli che continui a ripeterti;
- assaporare l’esplorazione stessa, usando tutta la tua curiosità per metterti in discussione.
Cosa fare a livello pratico?
Qualsiasi sia la tua professione, libera o dipendente, non puoi pretendere di nutrire gli altri quando la prima a non saperlo fare sei tu. Non smetterò mai di dirlo che c’è bisogno di uscire, non solo dalla propria zona di comfort, di portare il proprio livello di consapevolezza a un livello più alto. Come poterlo fare? Partendo da te stessa mettendo in atto comportamenti che necessitano di essere portati fuori dal tuo mondo.
Ti lascio alcuni consigli pratici per iniziare:
studia il contesto in cui desideri muoverti e chiediti:
- com’è il mercato?
- Come posso inserirmi?
- Di cosa c’è veramente bisogno?
- Qual è il rapporto domanda/offerta?
- Che tipo di formazione è richiesta? Come posso ampliare la mia?
- Cosa devo lasciar andare?
- Che contatti ho?
- Come creare o trovare le nuove opportunità di lavoro?
- Che tipo di mindset è richiesto?
- Dove sono disposta ad arrivare per inseguire i miei sogni (questo te lo devi chiedere, perché il cambiamento richiede dedizione, tempo e passione e anche tanta responsabilità!).
Inoltre, e questo vale sempre, non solo per la tua rinascita professionale:
- impara a dirti cose belle;
- celebra i tuoi successi;
- inizia a raccontare i tuoi successi.
Dai allora buttati? Anche no!
Adesso pare che dobbiamo tutti lanciarci, perché dobbiamo essere risolute, alternative sempre sul pezzo. Ecco, io ti dico una cosa diversa: non devi necessariamente buttarti nel vuoto. Puoi scegliere il tuo modo, puoi fluttuare nell’aria e darti tempo. Se hai un altro lavoro prima di lasciarlo, prova a cercare un’alternativa, che ti consenta di stare serena economicamente e ti aiuti passo passo a raggiungere il tuo scopo. Non sempre la professione dei tuoi sogni è dietro l’angolo, talvolta devi fare dei giri immensi prima di trovarla.
Tutto sta nell’agire, come ti ho detto poco fa, ma sempre con impegno e rispettando te stessa.
Avrai fatto caso anche tu come sia facile sentirsi dire che la vita è fatta di scelte, di decisioni da prendere. Sono convinta che la vita è fatta anche di non scelte ed è molto importante capire che è inutile fare percorsi su come cambiare, rinascere personalmente e professionalmente se quando tutto finisce, si ritorna ai soliti schemi mentali. La responsabilità del cambiamento, del rinascere dopo essere caduti deriva dalle azioni che si mettono in pratica. Un cammino che non termina mai e che avrà bisogno di essere continuamente osservato, rimesso in discussione ed esplorato.
Cosa ne pensi? A che punto sei del tuo cammino? Contattami per una call conoscitiva!