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Se tu per prima non hai fiducia in te stessa, non credi nel tuo valore difficilmente riuscirai a farlo capire agli altri. Questo atteggiamento, così come lavorare gratis e dire sempre sì alle continue richieste dei clienti, a lungo andare, si ripercuoterà sulla definizione del tuo valore economico.
Sei una libera professionista e vuoi ambire a guadagnare bene? Devi impegnarti e soprattutto credere in te stessa e nel tuo progetto. Non esistono bacchette magiche, né scorciatoie, ma una bella dose di autostima e altri valori sicuramente ti aiuteranno anche a creare dei prezzi che ti valorizzino pienamente.
Il tuo tempo è denaro?
Hai scelto la strada della libera professione per poter gestire meglio il tuo tempo?
Ricorda, però, che il tuo tempo è denaro, quindi non devi svenderti, accettando prezzi troppo bassi, perché questo potrebbe ripercuotersi negativamente su di te e non solo dal lato economico.
Basso valore, infatti, il più delle volte è associato a:
- bassa autostima: se accetti che il tuo lavoro venga sottopagato, inizierai a credere che valga poco e che anche tu non sia davvero così brava come pensi.
- Addio motivazione: lavorando tanto e guadagnando poco, a lungo andare, ti ritroverai non solo senza soldi, ma anche stressata e con la sensazione di aver sbagliato tutto.
I prezzi che applichi devono sì soddisfare il cliente ma, prima di tutto, devono rendere felice te, perché motivazione e determinazione sono alla base di ogni lavoro, e la libera professione non ne è esclusa. Se ci riuscirai sarai già a metà dell’opera.
Quanto pensi di valere?
Ti sei mai chiesta che percezione hanno i tuoi clienti di te?
Avere autostima, credere nel tuo lavoro, usare le parole giuste per descriverti (scopri l’importanza delle parole) è fondamentale per farti percepire come autorevole e trovare clienti disposti a pagare adeguatamente i tuoi servizi.
Nella libera professione, così come in qualsiasi settore, chi viene percepito come autorevole si vede riconosciuto un prezzo più alto, un potenziale cliente, pertanto, è disposto a pagare meglio la professionista di cui ha visto, letto o sentito parlare bene (la famosa riprova sociale).
Ricorda: noi libere professioniste siamo imprenditrici di noi stesse e dobbiamo curare la nostra comunicazione online e offline per farci conoscere. I potenziali clienti, infatti, adesso cercano le persone con cui collaborare sui social, su Google, oppure chiedono ad amici e conoscenti, e si fidano ancora molto del passaparola.
Più ti mostri incerta e titubante, o hai una brand identity poco chiara, più il cliente si tutela da una possibile perdita economica, scegliendo di collaborare con altre professioniste o riconoscendoti un prezzo (troppo?) basso per le tue prestazioni lavorative.
Devi essere consapevole di te stessa e delle tue capacità, perché se non riconosci il tuo valore farai fatica a vendere al giusto prezzo i tuoi servizi.
Perché non conosci il tuo valore?
Ti sei mai chiesta perché non riesci a farti pagare come dovresti? Il tuo valore economico non si può improvvisare!
Probabilmente perché tu per prima credi che il tuo lavoro valga poco e ti lasci condizionare da nemici invisibili, che poi tanto invisibili non sono: bassa autostima, sindrome dell’impostore, lavori gratuiti.
Cercasi autostima
La fiducia in te stessa e un buon grado di autostima sono importanti per farti vivere e lavorare in maniera positiva e costruttiva.
Ma cos’è l’autostima? È il processo che ti porta a credere in te stessa e ad apprezzarti con tutte le tue potenzialità e soprattutto con i tuoi punti deboli.
È qualcosa che alcuni individui sviluppano fin da piccoli, mentre altri faticano ad avere.
Le espressioni come “Non riesco”, “È difficile” (tipiche di chi ha una bassa autostima) sono un ostacolo per la tua carriera, e il raggiungimento di obiettivi costruttivi, perché ti costringono a rinunciare a molte opportunità, facendoti vivere con il freno a mano tirato (per approfondire l’argomento potresti trovare interessante fallimento e auto-sabotaggio ).
Ricordati che il tuo livello di autostima non è qualcosa di già stabilito, ma qualcosa su cui puoi lavorare.
Quando una donna che seguo nei miei percorsi di coaching (scopri come posso aiutarti) mi dice: “Non ho autostima”, capisco che da lì a poco ci sarà la svolta, perché si parte dalla consapevolezza del problema per arrivare alla piena consapevolezza di sé.
Ci tengo a precisare che, qualora la situazione lo richiedesse, devi esser pronta a rivolgerti a professionisti esperti (psicologo, psicoterapeuta), perché il mio aiuto è una piccola parte.
Sindrome dell’impostore
Hai mai pensato di non avere conoscenze o capacità tali da giustificare i traguardi che hai raggiunto? Ti è capitato di attribuire a fattori esterni (come la fortuna, per esempio) i successi conseguiti?
Ecco, queste sono le sensazioni tipiche della sindrome dell’impostore, che è associata (come è facile intuire) a:
- bassa autostima,
- scarso valore personale,
- senso di inadeguatezza.
Il suo nome deriva dalla sensazione di ingannare gli altri e dalla costante paura di essere scoperti come persone inadeguate, non meritevoli del successo raggiunto.
Quando gli obiettivi non portano ai risultati sperati, si generano timore del giudizio, paura del fallimento, ma anche un elevato perfezionismo e una feroce autocritica.
Tutto questo, a lungo andare, può provocare ansia e depressione.
Lavori gratuiti? No, grazie!
Accettare di lavorare gratuitamente, svendendo la tua professionalità e le tue competenze, significa negarne il valore.
Lavorare gratis ti crea un alibi: quello di metterti alla prova rimanendo, però, nella tua zona di comfort, e trovando giustificazioni ad un possibile errore.
Così facendo, invece, non hai la possibilità di metterti davvero in gioco, di testare le tue competenze e capire se realmente la professione che vuoi intraprendere è quella giusta.
Inoltre, crei un pericoloso precedente per te e per la tua categoria, perché permetti al tuo pubblico di settarsi su quello standard di prezzo e sarà difficile per tutti farsi pagare il giusto.
Non ti sto dicendo di sparare cifre astronomiche a caso, perché i prezzi si fanno con un certo criterio (se non sai come fare contattami senza impegno), ti sto però invitando a non eccedere nemmeno per difetto.
7 modi per creare il tuo valore economico
Come puoi essere professionalmente felice e realizzata se le persone intorno non riconoscono quanto vali?
Per definire il prezzo giusto per i tuoi lavori devi considerare:
- il contesto in cui ti muovi (come sei posizionata sul mercato?);
- Il tuo target (chi è il tuo cliente ideale?);
- la tua formazione ed esperienza effettiva;
- il tempo che impiegherai a svolgere quell’attività;
- Il prezzo richiesto, indicativamente, dai tuoi colleghi;
- i costi da sostenere.
1 Concentrati sui tuoi punti di forza
Fai una lista di tutte le tue potenzialità e impara a valorizzarle.
Annotare i tuoi miglioramenti, i tuoi successi (anche piccoli) ti aiuterà ad aumentare la fiducia nelle tue capacità, oltre che ad assumere un pensiero positivo, e a farti capire il valore del tuo lavoro per trasmetterlo agli altri.
2 Non smettere mai di formarti ed essere curiosa
Un modo per lavorare meglio ed essere sicura di te è conoscere bene il tuo settore e rimanere costantemente aggiornata su tutti i possibili cambiamenti.
Continuare ad imparare e ad essere curiosa, dovrebbe essere il tuo mantra, perché se sei una persona preparata e informata, agli occhi dei tuoi colleghi risulterai interessante, una sorta di punto di riferimento, e i potenziali clienti non avranno dubbi sul perché lavorare con te sia vantaggioso.
Io per prima continuo a studiare, per consolidare e ampliare le me conoscenze e competenze, affinché possa offrire, a chi si affida a me, un servizio curato e personalizzato (per questo ho creato la mia Accademia Orme di Luna per coach al femminile,)
3 Esci dalla tua zona di comfort
Mettiti alla prova accettando nuovi incarichi e mansioni.
Se porti a termine con successo il tuo lavoro non solo la tua autostima ti ringrazierà, ma acquisirai fiducia nelle tue capacità.
Nel caso in cui questo non dovesse accadere, non scoraggiarti, ma impara dai tuoi errori.
In fondo non sono gli errori che aiutano nella crescita personale e professionale?
4 Elimina il linguaggio negativo
Cambia il tuo modo di pensare e vedere la realtà, provando ad eliminare dal tuo linguaggio tutte quelle parole che richiamano la negatività.
Invece di dire “Non posso farlo”, “Non ci riesco”, prova a dire “Come potrei fare?”, “In che modo potrei migliorare?”.
Poniti delle domande costruttive, evitando affermazioni e pensieri negativi.
5 Non gettare la spugna
Non ti arrendere alle prime difficoltà, ma persisti. Poniti degli obiettivi, anche piccoli, a cui lavorerai ogni giorno con decisione e fermezza.
Non dimenticare che nella vita tutto può succedere, basta volerlo (e io posso aiutarti con il mio percorso Ama te stessa).
6 Impara a dire no
Per creare valore devi anche imparare a dire no, perché voler fare troppo non sempre significa far bene.
Se hai scelto la libera professione molto probabilmente ti sei specializzata in un settore specifico e i lavori che accetti devono essere affini a questo.
Ecco a cosa servono i no: a scegliere con chi lavorare, attirando solo clienti in linea con il tuo modo di pensare.
Ricorda che per creare fiducia (e di conseguenza un buon passaparola) devi promettere solo ciò che puoi mantenere.
7 La condivisione
Non temere il confronto, e non guardare alle altre libere professioniste come competitor, ma come qualcuno da cui poter imparare.
Sei autonoma, ma non sola. Questo è un ulteriore stimolo per uscire dalla tua zona di comfort e realizzare una vera crescita personale e professionale.
In conclusione
Forse banale, ma non del tutto scontato: annota tutto sulla tua gestione del denaro, per avere un’idea precisa e reale delle entrate e delle uscite, e per attuare una strategia che ti permetta di guadagnare davvero.
La cosa più importante da ricordare è che per darti il giusto valore economico o professionale, che sia, è che devi sentir crescere dentro di te la voglia di riuscirci davvero, mettendoti in discussione, ma soprattutto credendo fermamente nelle tue capacità.